La diversità è negli occhi di chi guarda ed ognuno di noi è meravigliosamente diverso. La ricerca del costante miglioramento nello studio e nello sport è un viatico vincente
Partiamo da una ovvia considerazione. Nessun essere umano è uguale all’altro. Per razza, orientamento religioso e condizione fisica, solo per citare tre fattori.
A volte, queste ed altre differenze risultano essere tanto superficialmente quanto fortemente divisorie e comportano difficoltà a relazionarsi ed a collocarsi in un contesto.
Lo studio come superamento di barriere
Studiare è lo strumento ideale per tutti. Per superare barriere, diffidenze, difficoltà di accettazione del “diverso”.
Nel periodo della pandemia, quando la scuola pubblica e privata hanno messo in piedi la “dad”, vari licei e scuole paritarie hanno finito con il far conseguire il diploma online agli studenti, ma anche ora, con l’emergenza sanitaria alle spalle ed il ritorno della vita quotidiana tra i banchi.
Il sapere è l’arma per vincere ogni difficoltà. Chi sa parte sempre con un “gol di vantaggio” rispetto a chi ignora.
Lo sport: Paralimpico non si può scrivere senza “Olimpico”
Il gol lo realizzano anche, nel vero senso del termine, tanti ragazzi che frequentano le scuole calcio. Estendendo il concetto a tutte le altre discipline sportive, tra canestri, aces, punti… chi si prepara al meglio nella propria disciplina quasi sempre ottiene il consenso dei propri compagni. Ma il concetto di inclusione è più ad ampio raggio e non può essere circoscritto soltanto a quello “bravo”.
Ce lo rende più chiaro lo sport Paralimpico ed Olimpico, dove atleti diversamente abili e normodotati gareggiano con un unico obiettivo: ottenere il miglior risultato possibile.
L’esempio più bello? Il baskin, una variante di basket e basket in carrozzina, uno sport in cui giocano portatori di handicap e non dando vita ad uno spettacolo esaltante.
Sport e formazione? La chiave vincente
C’è poi chi lo sport lo “deve” praticare perché ha particolari ambizioni lavorative. Parliamo, ad esempio, di chi inizia una preparazione per concorsi pubblici (accademie militari, polizia, esercito, carabinieri, etc). In questo caso, l’esigenza non è soltanto legata al benessere e all’integrazione, ma anche in prospettiva occupazionale.
Insomma, chi studia e chi fa sport è destinato a vincere sempre.